Q&A: Andrea Tafi su Alberto Bettiol, tra Fiandre e sogno Roubaix
A 52 anni, 20 dopo il suo successo alla Parigi-Roubaix (l’ultimo di un italiano), Andrea Tafi racconta la verità sul progetto per il ritorno sulle pietre dell’Inferno del Nord, la vita da ex pro, Alberto Bettiol e la Granfondo Campagnolo Roma, dove, pedalando sull’Appia Antica, è nata l’idea del ritorno alla Roubaix prima che una caduta mettesse fine al sogno.
Gran Fondo Roma Campampagnolo 2018 – Ciclismo – Roma – Giorno Sabato – Foto @6Stili #6Stili – Luigi Sestili Photo Credit: 6Stili Photo Credit: 6Stili Photo Credit: 6Stili
Domenica
c’è la Parigi-Roubaix, tu come stai?
Bene, anche se la clavicola mi fa ancora un po’ male. Non mi sono rotto mai
niente in tutta la carriera, nonostante le tante cadute… E adesso una caduta
ha vanificato questo progetto, questo sogno di essere al via della
Parigi-Roubaix. Però io non mollo…
Intanto qualche
giorno fa Alberto Bettiol, toscano come te, ha riportato l’Italia sul
tetto del Fiandre.
Si lo conosco bene, ci siamo anche allenati insieme. Abbiamo una chat su
WhatsApp in cui ci sono anche altri pro della nostra zona, la usiamo per sentirci
e organizzare gli allenamenti insieme, soprattutto in inverno. Lo seguivo già
da juniores, l’anno scorso ha avuto un po’ di sfortuna, adesso sta dimostrando
quanto vale veramente. Al Fiandre ha saputo cogliere il momento giusto, ha
fatto una grande azione. Pensare che nel 2002 la mia ultima vittoria da pro è
stata al Giro delle Fiandre, mentre per lui, la prima da professionista. Ma le
coincidenze non si fermano qui: Alberto ha vinto con il dorsale numero 77,
proprio il mio numero in gara al Fiandre 2002. Aggiungo anche che mio padre è
nato a Castelfiorentino, proprio come Alberto.
Credevi veramente al
ritorno alla Roubaix?
Si, ne avevo parlato anche con Johan Museeuw, non volevo tornare per vincere la
gara ma per festeggiare i 20 dalla vittoria del 1999 e per far capire agli
appassionati di questo sport che si può fare ciclismo ad alti livelli anche
dopo i 40, stando bene in salute. Mi dispiace che qualcuno abbia interpretato
il messaggio nella maniera sbagliata. Mi sono allenato con tanta dedizione e
grinta, mi sarebbe piaciuto tanto. Avrei voluto vedere fino a che punto il mio
fisico mi avrebbe consentito di arrivare.
Come era nata
l’idea?
Parlando con un amico che mi vedeva ancora molto attivo nell’andare in
bicicletta e allora mi ha chiesto perché non provare a tornare alla
Parigi-Roubaix 20 anni dopo il mio successo del 1999. Prima della caduta mi
sentivo veramente bene. Pedalare sulle pietre dell’Appia Antica – parte del
percorso della Granfondo Campagnolo Roma – è un qualcosa che mi emoziona sempre
e che mi ha fatto pensare ad un ritorno su quelle della Roubaix.
Cosa avresti voluto
dimostrare?
Sarei ipocrita a dire che sarei voluto tornare per vincere, ho 52 anni e ci
sono tanti giovani forti – per fortuna! Mi sarebbe piaciuto tornare per poter
ripercorrere, dopo 20 anni, la vittoria del 1999 e capire quanto
è cambiato il ciclismo in 20 anni e raccontarlo alle persone che amano
questo sport. Documentare questa idea eroica-romantica, come le tante persone
appassionate del ciclismo storico che si schierano al via de L’Imperiale,
insieme a tutti i partecipanti della Granfondo Campagnolo Roma, per far
rivivere il ciclismo di altri tempi.
1999-2019, in venti
anni il ciclismo è cambiato tantissimo. Il percorso della Roubaix è
rimasto uguale ma sono cambiati materiali e tecnologie.
Materiali e tecnologie ma anche metodo di preparazione con tecniche e
allenamenti totalmente nuovi per arrivare a competere al 100%. È cambiato
moltissimo, basti pensare che nel 1999 il casco non era obbligatorio. Io da
giovane inizialmente non ne vedevo la necessità ma adesso non faccio un metro
senza.
Nel frattempo
continui a mantenerti attivo in bici anche grazie alle granfondo come la
Granfondo Campagnolo Roma. Cosa rende questo evento così speciale per te?
La Granfondo Campagnolo Roma ha un fascino particolare, oltre ad essere
un’opportunità unica di pedalare a Roma e ai Castelli Romani su strade chiuse
al traffico. L’Appia Antica e i suoi sampietrini sono gli stessi che si
affrontavano nel Giro del Lazio, una corsa che ho vinto tre volte: quanti tanti
ricordi! Vi aspetto a Roma il 13 ottobre per un grande weekend di ciclismo.
Iscrizioni a
Granfondo Campagnolo Roma
Tutti gli appassionati
di ciclismo che vogliono partecipare alla Granfondo Campagnolo Roma 2019 possono
registrarsi online sul sito www.granfondoroma.com.
[…] Q&A: Andrea Tafi su Alberto Bettiol, tra Fiandre e sogno Roubaix sembra essere il primo su […]